Ariel spegne la televisione, si mette sul fianco sinistro e si fa circondare con le braccia. Le chiedo se vuole un bacetto:
“SCÌ!”
Glielo do e alza il pollice. Uno.
“Ne vuoi ancora uno?”
“SCÌ!” e, ottenutolo, alza l’indice. Due.
Andiamo avanti così fino a cinque.
Mi giro verso Davide che mi guarda con occhio pendulo… “Vuoi anche tu dei bacetti?”
“SCÌ!”, risponde imitando la sorella.
Ad ogni bacio conto e Ariel alza un dito. Cinque baci, una mano aperta.
” Ariel, sai quanti anni hai?”
“…”
“Dieci.”
Conta dito a dito e apre due mani.
“Brava!! E Davide? Davide ha 12 anni.”
Alza le sue dieci dita e ne alza due delle mie.
“Super! La mamma, invece, ha 46 anni.”
Mi guarda con sospetto…
Faccio io. Scandisco numeri e accompagno con le dita:
“Dieci… Più dieci… Più dieci… Più dieci… Più sei…”
Ariel strabuzza gli occhi e le si palesa il fumetto: “Perdindirindina, Madre, siete piuttosto âgée!”
…
Ok, lo ammetto: era più un ” Cacchio se sei vecchia!”, ma la narrazione della vita di una Principessa va fatta con stile e sobrietà. Eccheccazzo!
Davide ed io scoppiamo a ridere e con soddisfazione penso ai piccoli, grandi progressi fatti in questi anni visto che al momento della diagnosi ci dissero che non aveva mimica facciale.
Ora con uno sguardo riesce a farmi sentire vecchia come Matusalemme, mi manda a fanculo come se non ci fosse un domani e mi ricorda quanto le parole possano essere inutili.
E comunque fare matematica con i bacetti è la cosa più bella del mondo.
Baci senza schiocco a tutti, amici cari, dalla vostra Queen di mezza età… pardon, di grande esperienza.
