Le riconosci le persone tristi dalle pieghe agli angoli della bocca: due parentesi che aprono e chiudono tutto quello che provano e spesso non dicono.
Le persone riflessive, espressione che spesso cela l’inganno della depressione, hanno una linea verticale che parte dalle sopracciglia e sale fino al centro dei pensieri.
La schiena curva, i pugni stretti, il capo chino parlano di disillusione e rabbia.
Facile girare la testa e chiudere gli occhi davanti alla sofferenza altrui, soprattutto per chi non conosce il dolore!
E così, molto spesso, quell’unica mano tesa a sollevare un po’ di peso da una schiena incurvata è di chi annaspa e conosce la fatica di scendere dal letto e vivere un’altra lunga, estenuante giornata.

