Le riconosci le persone tristi dalle pieghe agli angoli della bocca: due parentesi che aprono e chiudono tutto quello che provano e spesso non dicono.
Le persone riflessive, espressione che spesso cela l’inganno della depressione, hanno una linea verticale che parte dalle sopracciglia e sale fino al centro dei pensieri.
La schiena curva, i pugni stretti, il capo chino parlano di disillusione e rabbia.
Facile girare la testa e chiudere gli occhi davanti alla sofferenza altrui, soprattutto per chi non conosce il dolore!
E così, molto spesso, quell’unica mano tesa a sollevare un po’ di peso da una schiena incurvata è di chi annaspa e conosce la fatica di scendere dal letto e vivere un’altra lunga, estenuante giornata.

Grazie Queen. Posso chiederti come stai?
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Certo! Sto bene, certi giorni sono stanca o triste o arrabbiata, ma sto bene. Per due anni, invece, ho sofferto di depressione reattiva.
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Grazie Queen. So di non essere nessuno, ma il tuo blog mi sta aiutando da tanto. Forse non ne hai bisogno, ma se necessiti di una persona amica con cui parlare, puoi contare anche me.
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Grazie mille, sei davvero gentilissimo 💙
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