Incredibile! Assurdo! Impensabile!
Non ho niente da dire! Nessuna opinione da esternare, nessuna battuta sarcastica da assestare sotto la cintola ma con estrema eleganza.
Tabula rasa delle sinapsi.
La mia mente vagola a destra e a sinistra senza trovare pace.
Cerco rifugio sul divano, leggendo e rileggendo la stessa riga all’infinito.
In queste calde notti estive non riesco a soffermarmi su nulla… I pensieri sfuggono veloci. Sono tanti, pressanti, sfuggenti.
Annaspo in un mare di tristezza, confusione e solitudine.
Unica consolazione: controllare il sonno dei bambini, ascoltare i loro respiri calmi, sistemare un cuscino, alzare un piedino penzolante…
Ogni notte sento una vocina sottile che mi chiama “Mamma… mamma…” e l’illusione mi avvolge il cuore con le sue spire…
“Mamma… ho sete!”
…
Niente, non è Ariel. Nemmeno questa volta.
Porto l’acqua a Davide, gli sistemo la canottiera sul pancino e me ne torno sul divano a sognare parole non dette…