Le distanze aumentano.
Le strade si dividono.
Eppure io sogno ancora un mondo in cui Ariel possa fare le stesse cose dei suoi compagni, anche se a modo suo.
Vorrei per lei un Natale con tanti amici, non è bello essere la migliore amica di un figlio. Lei dovrebbe giocare, ridere e saltare con i suoi compagni, non passare i pomeriggi sul davanzale.
Vorrei delle festività spensierate per Davide che troppo spesso vive le mie angosce. Il mio piccolo grande bambino.
Vorrei che Babbo Natale portasse a Luca tanta serenità e un pizzico di gioia.
Per me sogno una vocina arruginata che balbetta uno stentato “Ti voglio bene, mamma.”