"L'amore non conosce barriere. Salta ostacoli, oltrepassa recinzioni, attraversa pareti per arrivare alla sua destinazione, pieno di speranza." – Maya Angelou
Seduta sulla panchina all’ombra, il collo appoggiato allo schienale e la testa reclinata all’indietro, guardo le nuvole in un brandello di cielo.
Davide sta giocando con il telefono, il sole filtra tra le foglie e il vento dà sollievo dall’afa. Mi riempio i polmoni del profumo delle acacie in fiore.
Tutto è perfetto e resterei così per sempre, ma non posso!
I temuti 9 anni del “se non parlerà entro i 9 anni, non parlerà più”.
I fatidici 9 anni che fanno da spartiacque tra la bambina e la ragazzina.
I 9 anni che stanno all’infanzia come i 45 alla mezza età: giri di boa che chiudono un ciclo e ne aprono un altro.
A me i numeri dispari piacciono da sempre, ho una fissa per i numeri primi escluso l’inutile 2 che viaggia sempre in coppia perfetta.
Ariel 9 anni, io 45. Ho vissuto 5 volte la sua vita e ogni giorno imparo qualcosa da lei. È una maestra esigente, ma paziente con quest’alunna somara che recidiva sempre negli stessi errori.
Piove fuori, ma non dentro.
Ariel cresce e ogni giorno fa un importante passo da formica verso un futuro pieno di incognite, ma con una grande certezza: l’amore della sua famiglia che la avvolge e la protegge e che scalda il mio cuore di cristallo.
Piove fuori, ma dentro c’è il sole per brindare alla mia Principessa del Vento.