Ho voglia di cose belle,
Ho bisogno di leggerezza.
Voglio rubare le ciliegie dall’albero di Aligi e scappare al buio circondata dalle lucciole.
Voglio pattinare sul ghiaccio sottile della roggia vicino a casa, trattenendo il respiro ad ogni scricchiolio.
Voglio ridere insieme alle mie amiche sul marciapiede della curva.
Voglio sentire il cuore battere di paura in attesa che la professoressa decida chi interrogare.
Voglio uscire senza ombrello e saltare nelle pozzanghere, mentre il cielo mi piove addosso.
Voglio cercare l’arcobaleno nello spruzzo della pompa, nel riflesso del vaso di cristallo, negli occhi di Ariel.
Voglio assaggiare la neve, con la lingua di fuori, la testa indietro e gli occhi chiusi, mentre un miliardo di fiocchi, ognuno diverso dall’altro, copre tutto lo sporco del mondo.
Voglio mangiare una palla di dolcissimo cotone rosa e pulire le dita zuccherose sulla maglia di mia sorella.
Voglio andare al mare e fare il morto in un mondo di grida ovattate.
Voglio saltare l’elastico e la campana e trovare il nascondiglio più introvabile del mondo.
Voglio leggere un libro sciocco, piangere al cinema e pogare ad un concerto.
Voglio bere una cioccolata calda alla Gloriette, dopo essermi persa tra gli ori di Klimt e i palazzi teresiani.
Voglio sentire la prima risata di un neonato.
Voglio vedere una goccia di rugiada scivolare da un petalo di rosa.
Voglio vedere l’alba specchiarsi nel laghetto del rifugio e l’enrosadira colorare le montagne più belle del mondo.
Ho voglia di cose belle.
Ho bisogno di leggerezza.
Li ascolto respirare nel sonno e vorrei tenerli stretti a me per sempre.
Loro sono le cose più belle.
Loro sono la mia leggerezza.
