“Ba! Ba!”
Ci risiamo. La voce di Ariel arriva dal giardino, smorzata man mano che si allontana verso il frutteto.
“Ba! Ba!”
Adesso è un po’ più arrabbiata…
“Baaa! Baaa!”
Ariel insegue Baloo che scappa temendo di venire afferrato bruscamente.
“Baaa! Baaa!”
Forte delle sue quattro zampe motrici, Baloo è imprendibile.
Stanno tornando indietro, la voce di Ariel è più vicina, affannata per la corsa.
Sto lavando i piatti quando sento aprirsi la porta.
“Ba! Ba!”, in tono piagnucoloso.
Faccio l’indifferente: deve formulare correttamente la sua richiesta.
Si avvicina, mi tira per un braccio. La guardo, mi guarda: “Ba! Ba!”
Fingo di non capire, so che la dovrei accontentare subito, ma la sento disponibile a comunicare ancora un po’ con me: “Cosa vuoi?!”
“Que!” con il ditino puntato in direzione del cucciolo.
“Ah! Ho capito! Vuoi Baloo!”
“Eh!”, muovendo vigorosamente la testa in su ed in giù, i capelli sparati in tutte le direzioni ed il sorriso soddisfatto di chi si sente finalmente capito.
Mentre lo afferro, gli sussurro: “Perdonami, Baloo, perché so quello che faccio! Mi dispiace, ma ora tu sei il rinforzatore massimo e ti devo sfruttare il più possibile!”
Aveva ragione a voler scappare: lo acchiappa energicamente e corre in camera. Lui si gira a guardarmi con aria sconsolata. Se potesse mi abbaierebbe “Tuo quoque, mater mea!”, ma è troppo preso ad aggrapparsi ad Ariel.
Dài, piccoletto, stasera ci regaliamo un megarinforzatore ciascuno: io mangerò una baguette con la Nutella e tu potrai dormire sul lettone.
A ciascuno il proprio meritato premio.