La vita è come un dolce fritto: a volte nasci ciambella, a volta nasci buco.
Ciò che conta, sempre e comunque, sono la temperatura dell’olio e l’equa distribuzione dello zucchero.
Il resto è solo lievitazione.
P.S.: Ariel ed io abbiamo fatto le ciambelle per far lavorare le manine disprassiche della Princess. Credo che a forza di lavoretti tra un po’ mi denuncerà per sfruttamento minorile.
THE PRINCESS AND THE AUTISM 
Hai proprio ragione :O)
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No vabbè. A parte che hai espresso una sacrosanta verità e che il tuo vassoio ispira goduria, il mio status di W-app ieri era ‘Ragazza con ciambella’, un quadro al punto croce di mia recente produzione che sfida (AHAHAH) il più celebre Veermer. E nulla, devo pubblicarlo e dedicartelo. Le ciambelle mettono tutti d’accordo;) Un abbraccione
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No vabbeh. A parte che quell’immagine fa salivare solo alla vista (yum)…ci credi che ho APPENA terminato, e appeso in cucina, un quadro a punto croce in tema ciambella..? “You can’t buy happiness, but you can buy donuts” – la frase che lo accompagna peraltro è mia e ne vado piuttosto fiera. Dovrò trovare il modo di mostrartelo e dedicartelo.
Magari ci faccio un post, tutto per te, dolce e instancabile Queen (e Bakery Queen, of course!).
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