Chi me lo fa fare di metterci la faccia, di disperdere le mie poche energie in battaglie che potrebbero portare a poco o a niente, se non ansia e dolore?
Tu, piccola strega, che dormi attaccata a me;
Tu, con le mani graffiate dalla rabbia e dal dolore;
Tu, con lo sguardo intenso di chi sa della vita molto, sicuramente più di sua madre.
Tu, che sei il mio cuore, la mia anima;
Tu, che mi parli nei sogni;
Tu, che hai bisogno della mia voce per costruire un mondo che ti accolga e ti ami come meriti;
Tu, che hai un mondo interiore di cui non so niente;
Tu, che trasformi il niente in tutto.
