Davide ha ereditato gli occhi dal padre e la bassostima dalla madre. È un ragazzino dolcissimo, molto attento agli altri, ma profondamente inconsapevole delle sue qualità e quindi ben lontano dall’essere un maschio alfa. Non si sente mai apprezzato dagli amici e pensa di essere sempre molto solo.
Venerdì al ritorno da scuola mi ha detto di avere diversi i biglietti per i baracconi e di aver preso più “air fly” possibili per Ariel anche se, cito, “pochi hanno voluto fare scambio con me”.
Il suo primo pensiero è sempre per quella sorella troppo impegnativa ed egocentrica e che può coccolare solo mentre dorme.
Istintivamente avrei voluto subito dargli una spiegazione razionale e ottimista che non fosse riconducibile a se stesso, bensì al valore dato a quel tipo di attrazione. Poi, però, ho capito che voleva solo essere ascoltato e compreso e nessuno al mondo può capirlo meglio di me.
No, non in quanto madre, ma di ex bambina complessata e sola e che si sentiva ignorata dal mondo.
Così l’ho abbracciato e lasciato sfogare. Quando si è rasserenato, abbiamo cercato insieme una chiave di lettura diversa alla situazione e, come al solito, ha dimostrato di essere un ragazzino fin troppo assennato e maturo.
Ieri pomeriggio, subito dopo la partita, sarebbe dovuto tornare a casa con me, perché Ariel, che era dai nonni, iniziava ad essere insofferente (sta attraversando una brutta fase, ma questa è un’altra storia), quando alcuni amici gli hanno proposto di restare ancora un po’.
È tornato a casa alle 23.30, entusiasta della serata passata prima in pizzeria e poi alle giostre. Ovviamente sempre sotto la discreta supervisione degli adulti, perché a 11 anni si iniziano a sbattere le ali, ma si è ben lontani dal saper volare.
Benedetti questi “rapimenti di minori” dove un gruppo di persone gentili d’animo prendono un bambino triste e restituiscono alla madre un ragazzino felice!
La bassostima è pressoché incurabile, ma con le persone giuste a fianco anche i momenti più difficili si possono affrontare con un pizzico in più di serenità e una manciata in meno di tristezza.
E oggi il bicchiere di Davide è finalmente colmo di chiacchiere, palloni, pizza e autoscontri, il mix perfetto per una giornata perfetta per ogni undicenne.

Anche oggi mi hai donato un’emozione.
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Grazie mille, sei sempre molto gentile 💙
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