Ariel · La famiglia "autistica"

Polpetta

Luca ed io stiamo appaiando calzini guardando โ€œA crime to rememberโ€, quando arriva Ariel armata di telecomando. Due televisioni su tre sono LG e i telecomandi sono intercambiabili. La Princess, quindi, usando il telecomando della televisione in camera gira prepotentemente canale per guardare i cartoni animati: ci sono i โ€œ44 gattiโ€.

Luca scopre cosรฌ che il gatto rosso cicciottoso si chiama Polpetta.

Guarda Ariel con gli occhi a cuoricino e le dice: โ€œPolpettaโ€ฆ Ariel, ti posso chiamare Polpetta?โ€

Sguardo laterale assassino, la nostra ragazza borbotta qualcosa tra i denti che finisce con un โ€œโ€ฆoooo!โ€

Ora, non ci vuole un genio o un linguista per capire che sta dicendo: โ€œ Ecchecazzooooo!โ€, ma, purtroppo, รจ risaputo a livello mondiale che Luca non รจ portato per le lingue straniere.

โ€œLuca, ma ti pare? Non si puรฒ sentireโ€ฆ Polpettaโ€ฆ Ti ha giร  mandato a fanculo una volta quando le hai detto che era grassocciaโ€ฆโ€ (vedi l’articolo Disclaimer,n.d.a.)

Quello, perรฒ, insisteโ€ฆ โ€œAriel, ti posso chiamare Polpetta?โ€

Testata della Princess nel naso paterno, porcogiudaladrochemale urlati a manciate e standing ovation materna.

E niente: รจ proprio mia figlia!

Caro Apollonio, la morale รจ sempre quella: che tu stia parlando con tua figlia di 9 anni o con tua moglia di 45, che sia neurotipica o neuroatipica, non importa: con le donne non si parla di peso o forme rotondeggianti.

Altrimenti finisce a testate nel naso.

Ariel Supersaian (notare che il ciuffo posteriore รจ ancora dritto di rabbia)
La famiglia "autistica"

Pensavo fosse un lockdown, invece รจ una quarantena

Una decina di giorni fa, non trovando il lievito di birra al supermercato, risi tra me e me pensando: โ€œCโ€™รจ lockdown nellโ€™aria.โ€

Quando allโ€™alba della mattina successiva Luca mi svegliรฒ con queste ferali parole:

โ€œHO 38,7, VADO A FARE IL TAMPONEโ€,

giร  immaginando come sarebbe andata, sbottai tra me e me:

โ€œCazzo, pensavo fosse un lockdown, invece รจ una quarantena!โ€

Al decimo giorno di questa clausura degna delle Carmelitane Scalze (ogni riferimenti ai piedi perennemente privi di scarpe di Ariel non รจ assolutamente casuale), posso dire che, per quanto mi riguarda, la quarantena รจ decisamente piรน destabilizzante del lockdown che abbiamo arricchito di nuove e inesplorate dinamiche disfunzionali.

Il pater familias รจ segregato nella camera dei bambini che manco Edmond Dantรจs a Montecristo e puรฒ usare solo il secondo bagno. Quando esce della stanza deve indossare la mascherina e i guanti e io lo seguo passo passo lungo il tragitto, armata di prodotti igienizzanti, vestita come un palombaro  e bestemmiando ad ogni goccia di detergente che cade sul pavimento in cotto.

Piccolo inciso. Caro Babbo Natale, questโ€™anno vorrei tanto dei pavimenti in cialtrona piastrella lavabile a 100 gradi e con i detergenti piรน aggressivi del mondo: i nobili, ma delicati cotto e parquet hanno francamente sfrancicato i cosiddetti. Grazie. Inciso chiuso.

Mentre noi giochiamo ai fare i galeotti senza tuta a strisce, il mondo va avanti veloce: la classe di Davide sta viaggiando con ritmi difficili da gestire da casa. La mancanza di confronto con i compagni e la mole di lavoro da recuperare accendono melodrammatiche scene di pianto e disperazione. Dirigente, abbia pietร  di questa povera madre e attivi la DAD per mio figlio: le mie sinapsi e i padiglioni auricolari Le saranno eternamente grati.

In tutto questo la Princess รจ un bel carico da 90, nel senso che sta visibilmente aumentando di peso: come sua madre, quella gran golosa, mangia per noia. Se non mangia, beve. Amuchina per la precisione, si sta trumpizzando troppo velocemente per i miei gusti, temo che prima o poi le spunti il ciuffo color polenta!

Ogni qual volta distolgo lo sguardo da lei, รจ pronta a combinare un guaio: ha messo sul nostro letto il cuscino infetto sottratto dalla camera del padre, costringendomi cosรฌ a cambiare le lenzuola che avevo sostituito due ore prima e a santificare prima lei e poi la camera.

Questo soggetto femminile ad alto rischio di disastro, mentre caricavo la lavatrice a 90 gradi con additivo, due caps di detersivo, il bicarbonato e la candeggina (anche se, visto il risultato finale non propriamente eccelso suppongo che tutti questi prodotti interagiscano tra di loro annullandosi lโ€™un lโ€™altro), ha strappato la federa del mio cuscino e riempito la camera di mimosa gommapiumosa. Cosรฌ ho dovuto pulire la camera per la terza volta.

Nel mentre si รจ arrampicata sulla credenza e ha preso lo zucchero, lasciando una scia dolciastra dalla cucina al divano.

Ovviamente mentre spazzavo la zona giorno, con la camera chiusa a chiave, ha dirottato sul bagno dove ha svuotato due flaconi di docciaschiumaโ€ฆ Detta tra di noi: temo che lo abbia pure assaggiato, perchรฉ mentre mi dava bacini ruffiani per farsi perdonare, ho notato un gradevole alito profumato allโ€™argan.

Come la sto vivendo io? Armata di guanti e mascherina, santifico casa piรน volte al giorno, ovviamente nel nome di San Oronzio De Nora da Altamura[1]: ormai mi sento completamente pervasa da unโ€™aura di detergente igienizzante al limone. Quando non pulisco, giro per casa con il termoscan misurando la temperatura ai conviventi , Baloo compreso, preparo pizze e arrosti, le torte no, perchรฉ ho una lista di strepitosi amici che mi pushera i dolciumi a domicilio; scarico i compiti di Davide e cerco di aiutarlo con le parti piรน ostiche; somministro ad Ariel il training per il tampone di domani e partecipo con lei alle sedute on line; cerco di leggere e studiare, ma non tengo la capa fresca per farlo, scribacchio post inutili che i piรน dimenticheranno subito dopo il punto finale, ma che mi aiutano a rimettere il mondo in equilibrio.

Ops. Scusate, dimenticavo la cosa piรน importante! Due volte al giorno testo il mio olfatto con suffumigi atipici: ragรน, brodo, spezzatino, diffusori al muschio bianco, detersiviโ€ฆ

Adesso sono seduta sul divano, vestita e truccata di tutto punto, in attesa della spesa che mi porterร  mia madre: rientrare con le borse piene e le sneakers mi dร  una pallida illusione di normalitร .

Domani รจ il GGT, il Grande Giorno del Tampone, tenete le dita incrociate per noi, perchรฉ se mi costringono a fare altri 10 giorni di quarantena, darรฒ come mio domicilio personale lโ€™argine del Torre: meglio vivere in una tenda e litigare con ratti e volpi che affrontare un’altra quarantena con i miei congiunti, perchรจ, e lo dico con infinito amore, quei 4 sono un’inesauribile fonte di rottura di palle.

Donna stremata che fa suffumigi all’anatra in umido

[1] Inventore dellโ€™Amuchina, oggi di proprietร  di Angelini Pharma

Ariel · Davide · La famiglia "autistica"

Cinque giorni

Zarrillo cantava โ€œCinque giorni che ti ho perso”, ma qua siamo al โ€œCinque giorni che ne vedo una al giorno”!

E concedetemi il punto esclamativo: voi sapete che io non ne abuso, gli preferisco le virgole che a volte semino a casaccio sperando che crescano dritte come selvatici fiori di campo. Dicevo, qua il punto esclamativo ci sta tutto, perchรฉ ha la somma funzione di sostituire un sonoro ECCHECCAZZO, indi per cui me lo dovete concedere.

La prima settimana di scuola media*  del decenne in scadenza si sta rivelando un sottotipo ben definito, ma poco strutturato di un girone infernale dantesco.

Tra fermate delle corriere sbagliate e rocamboleschi inseguimenti in auto (sognavo da una vita di poterlo dire ad un taxista, ma mai avrei pensato di ordinare a mio marito: “Luca, insegui quella corriera!”), abbonamenti annuali risucchiati dalla macchinetta, denunciati di smarrimento ed infine ritrovati a faccia in giรน nell’apposita cartellina trasparente; tra spasmodiche ricerche di corde per saltare e borse riciclabili dell’Eurospin pieni di materiali di cancelleria costati un rene; tra zaini preparati benissssssimo, controllati con sbuffante saccenza alle 7.25โ€   e completati con “alcune cosette mancanti” tipo:

I QUADERNI, IL DIARIO, L’ASTUCCIO, IL SACRO GRAAL DEGLI ABBONAMENTI, LA CARTELLINA DEGLI AVVISI,

oggi abbiamo decisamente toccato il fondo.

Davide ha portato a casa un documento ufficiale da far firmare ad entrambi i genitori. Nonostante gli avvertimenti piรน volte sibilati, urlati, minacciati, sgolati di riporre il documento nella cartellina delle comunicazioni, il Mastro Tergiversatore ha atteso un fatale attimo di troppo: Ariel passando ha visto il figlio e ha apposto la sua personale firma. Su ogni pagina come si fa sugli atti notarili.

Domani Davide porterร  il documento firmato da tutti i bipedi di famiglia, sempre che il quadrupede non glielo mangi. E iniziamo subito a far capire ai Professori con chi avranno a che fare.

Dalla sit-com famigliare “Figure di merda fantastiche e come collezionarle” รจ tutto.

Almeno per oggi.

Domani รจ un altro giorno.

Di Prima Media dell’Anno Domini 2020.

Documento a firma autografa di Pater, Mater et Ariel.

* Lo so che si dice scuola secondaria di primo grado, ma tempo che ho finito di scriverlo il ragazzo รจ giร  passato alla scuola secondaria di secondo grado… Ops… รˆ giร  all’Universitร …
โ€  la corriera arriva dall’altra parte del paese alle 7.36. Il simbolo โ€  non รจ stato scelto casualmente.

Ariel · La mamma "autistica"

Quello che non riesco ancora a fare

Stavo cercando una vecchia immagine e ho realizzato che dopo tutti questi anni ci sono due cose che non riesco ancora a fare: guardare le fotografie e i vestiti di Ariel da piccola, quando tutto era ancora possibile e i piccoli problemi sembravano enormi.
ย 
Guardo il suo sorriso fiducioso, rivedo me e Luca inconsapevoli e il cuore sprofonda in una palude di dolore.
ย 
Mi tolgo gli occhiali e piango pensando a ciรฒ che sarebbe potuto essere e non sarร : questo non รจ il momento delle belle frasi piene di autoconsapevolezza e di etica. Questo รจ il momento del dolore e della rabbia, dell’impotenza e della voglia di rivalsa per una bambina che non sarร  mai autonoma.
ย 
Ariel รจ appena entrata in punta di piedi e anticipata dai suoi vocalizzi: mi ha rimesso gli occhiali, perchรฉ la mamma senza occhiali non รจ mai una mamma felice, mi si รจ seduta in braccio e, guardandomi negli occhi, mi ha abbracciata stretta. Ho ricambiato forte e le ho solo detto: “Mi dispiace, non doveva andare cosรฌ.”
Ha sorriso, mi ha chiesto il telefono e se ne รจ giร  andata soddisfatta per aver ottenuto ciรฒ che voleva.
ย 
Io resto a guardare questa pagina bianca che รจ la vita di mia figlia e mi chiedo dove porterร  questa strada lunga ed impervia e se sarรฒ sufficientemente forte per costruire un pallido sostituto di quel futuro che avrebbe dovuto creare da sola.
luca ariel
Ariel · Il mondo intorno a noi

La linea del cerchio (una storia di autismo e di abbracci)

Ringrazio Anna Sabatti e tutto lo staff di Mongolfiere Tascabili per questa preziosa opportunitร .

LA LINEA DEL CERCHIO
(Una storia di autismo e abbracci)

Le lacrime scendono improvvise, come se qualcuno avesse aperto un rubinetto che non riesco a controllare.

Guardo mio marito: i suoi occhi sono inespressivi, forse non ha capito appieno ciรฒ che la psicologa ci sta comunicando, la portata devastante di una locuzione come โ€œbambina specialeโ€.

Ariel gioca su un materassino nellโ€™angolo dello studio ed emette i suoi soliti suoni che sembrano essere senza senso per alcuni ma che io, dopo 30 mesi, di abbracci, di lacrime, di coccole, di dolore riesco ad interpretare: ogni sfumatura, ogni chiusura, ogni tonalitร  hanno un senso ben preciso in questa comunicazione atipica, fatta di urla e amore, di braccia trascinate, di sguardi evitati.

 

la linea del cerchio – mongolfiere tascabili

Ariel · La mamma "autistica"

Vorrei…

VORREI…

Vorrei essere felice come Ariel in piscina,

Come Davide in aeroporto,

Come Luca allo stadio,

Come Baloo, perennemente in calore, attaccato alla gamba del disgraziato ospite di turno.

Invece sono stecchita come il tablet che Ariel ha fatto cadere in piscina.

Vorrei qualcuno che si buttasse in acqua per salvarmi come la Princess ha fatto per il suo aggeggio,

Qualcuno che mi mettesse ad essiccare in un sacchetto pieno di riso,

Qualcuno che mi prestasse una corona del rosario e una Radler per credere nella resurrezione tecnologica.

Ariel · Il mondo intorno a noi

La mascherina di Ariel

Ariel รจ alla finestra con la mascherina e trema, trema da capoย  a piedi, mentre io avvio il timer.

 

Qualche giorno fa ho preparato una storia sociale (ยน) per spiegare ad Ariel lโ€™uso della mascherina: era da tanto che non la vedevo reagire cosรฌ, ma andiamo per ordine, altrimenti non potete capire come ci siamo trovate finite davanti alla finestra.


 

Seduta sul divano controllo di avere a disposizione tutti i materiali che mi serviranno per il training.

Mascherina in tessuto morbido: pronta!

Pupazzi: allineati!

Calendario: strutturato con il 4 maggio evidenziato in viola!

Storia sociale: giร  in modalitร  presentazione!

 

Ariel รจ da stamattina che mi controlla e non si perde un movimento delle mie mani mentre lavoro al portatile, non mi ricordo di averla mai vista seduta di fianco a me cosรฌ a lungo: questa volta sono stata particolarmente astuta e ho usato uno dei suoi personaggi preferiti, Bing! Ogni volta che sente la voce del coniglietto nero o di Flop, Ariel si gira a guadare il monitor per vedere cosa sto facendo e la sua curiositร  aumenta di minuto in minuto: ho inserito alcuni spezzoni di cartone di durate diverse in modo tale da tenere viva lโ€™attenzione della Princess e slides con la spiegazione di che cosโ€™รจ il coronavirus, del perchรฉ non vede i parenti (pardon, i congiunti!) e del fatto che, quando potrร  nuovamente uscire di casa, dovrร  indossare una mascherina, i luoghi in cui รจ obbligatorio tenerla e i luoghi in cui non lo รจ. Il tutto per immagini, perchรฉ le parole con Ariel si perdono al vento, molto prima che dopo un poโ€™.

bing mascherina
Una delle immagini che ho preparato per la storia sociale

 

Ora la presentazione รจ pronta: voglio iniziare a sottoporgliela per tempo, perchรฉ so che ci vorrร  molto tempo per farle indossare qualcosa sul viso. Figuriamoci, questa non tiene le scarpe, si denuda venti, trenta volte al giorno e noi ci aspettiamo che tenga qualcosa sul viso! Follia!

Io per prima non tollero la mascherina e da brava claustrofobica, ogni volta che la indosso, ho la sensazione di oppressione al petto,ย  mi manca lโ€™aria e ho prurito ovunque che manco le pulci a Baloo.

Mi rendo conto che รจ davvero una grande richiesta questa che stiamo facendo ad Ariel, ma io ho fiducia in lei: questa volta non andrร  come il training delle meleโ€ฆ Uuuuuuh, le meleโ€ฆ Abbiamo arricchito tutta la Val di Non per cercare di farle mangiare una mela, ma alla fine il massimo risultato ottenuto รจ stato che lโ€™avvicinasse al naso. Idem per il Nurofen: la nostra rigidona, infatti, quando sta male accetta sola la tachipirina in gocce, praticamente la dose รจ un flacone a somministrazione! Il training del Nurofen รจ solo posticipato, la questione mela, invece, รจ ormai archiviata (mi dispiace Signor Melinda, non รจ colpa Sua, le mele erano buonissime, giuro!), ma la mascherina, no! Con la mascherina le cose devono andare bene: ne va della possibilitร  di uscire di casa e della mia salute mentaleโ€ฆ opsโ€ฆ no, intedevo direโ€ฆ ne va della possibilitร  di uscire di casa e della socializzazione di Ariel.

 

Quindi mi siedo di fianco alla ragazza, avvio la storia sociale e leggo lentamente. Lei mi guarda, ride, vorrebbe prendere i comandi del notebook per rivedere allโ€™infinito i pezzi di cartone animato, capisce che la mamma non รจ assolutamente intenzionata a cedere e si guarda tutta la presentazione. Alla fine, questa mamma paracula ha inserito come premio il video di tutto il cartone animato.

 

Ariel รจ entusiasta e mi chiede โ€œNcoa!โ€

 

Le faccio vedere tutta la storia sociale da capo ed รจ un grande risultato per due motivi: uno, sono riuscita ad incuriosirla e due, non mi sta chiedendo di andare dalla nonna!

 

Le faccio vedere il calendario con il 4 maggio colorato di viola, le do la mascherina in mano, la studia gliela metto sul viso, la tiene per alcuni secondi, poi la mettiamo a Tigro, Minni, Topolino, Pluto, Rainbow Blue.

Io indosso la mia mascherina, la faccio indossare anche a Luca e Davide. Ariel รจ serena e io inizio ad intonare: โ€œWe are the champions, we are the chโ€ฆโ€

 

Mi consegna la striscia frase con โ€œVOGLIO CASA NONNAโ€.

 

โ€œNon si puรฒ, ti ho fatto vedere sul calendario: 4 maggio, il giorno viola.โ€

 

Va via.

 

Torna con la striscia frase โ€œVOGLIO CASA ZIAโ€.

 

โ€œNon si puรฒ, ti ho fatto vedere sul calendario: 4 maggio, il giorno viola.โ€

 

Esce e sale in macchina.

 

Ignoro.

 

Torna in casa e per la prima volta verbalizza โ€œCASAโ€, mi vengono le lacrime agli occhi, ma cerco di tenere duro. Il cuore si sta sbriciolando e un pensiero subdolo inizia a strisciare nella mia menteโ€ฆ

 

โ€œNon si puรฒ, ti ho fatto vedere sul calendario: 4 maggio, il giorno viola.โ€

 

Davide: โ€œMamma, non puoi portarla dai nonni?โ€

 

Io: โ€œDavide non lo so, รจ vero che abitiamo nello stesso comune, che sono 5 minuti dโ€™auto, che lei ha la certificazione per uscire, maโ€ฆ io vorrei aspettare il 4 maggioโ€ฆ E a te non dispiacerebbe se lei andasse dai nonni e tu dovessi rimanere a casa con papร ?โ€

 

โ€œNo, mamma, lei ha piรน bisogno di me di uscire.โ€

 

Maledetto Covid, pagherai il mio trapianto di cuore, perchรฉ dopo questa affermazione, non ne รจ rimasto assolutamente nulla, solo polvere che brucia.

 

Ariel, intanto, si avvicina al computer, avvia Mozilla e sulla barra di ricerca digita โ€œNONNAโ€.

 

Guardo Luca, ha gli occhi lucidi, cazzo!, si รจ commosso pure lui. Mi dice solo: โ€œPortala!โ€

 

Fanculo! Adesso vado: prendo la certificazione di Ariel dal Dox, il tagliando disabile, il timer e le mascherine.

 

Mi piego alla sua altezza: โ€œAriel, andiamo dalla nonna, ma stiamo alla finestra. Noi non entriamo. Tu tieni la mascherina e quando la mamma dice โ€œBASTAโ€ torniamo a casa. Va bene?โ€

 

Veloce movimento della testa: โ€œSCi!โ€

 

Perdonami Conte, perchรฉ ho anticipato: carico Ariel e andiamo a casa dei miei genitori. Facciamo un pezzo di strada a piedi per abituarla a tenere la mascherina anche durante le passeggiate e lei la tiene ha sempre sul viso. Le scivola solo una volta, ma quando le dico โ€œMascherina sul naso!โ€, se la sistema.

 

Bussiamo alla finestra e mia mamma apre.

 

Ariel trema, trema da capo a piedi, di gioia e di emozione nel rivedere i nonni, mentre io avvio il timer.

 

Mia mamma รจ commossa, mio papร  รจ felice: non lo ammetterร  mai, ma un amore speciale lo lega a questa sua nipotina ruffiana e tosta.

 

โ€œAriel, 5 minuti e poi andiamo a casa!โ€

 

Saluta i nonni, fa un giro sullโ€™altalena e, quando il timer suona, torniamo allโ€™automobile. Non protesta, non ha insiste, torna a casa serena, anzi felice!

 

Da quel giorno non siamo piรน tornate alla finestra dei miei, perchรฉ lei si รจ tranquillizzata: forse voleva solo accertarsi che stessero bene.

 

Ogni tanto le faccio vedere la storia sociale e mettere la mascherina, ma lei ha giร  capito.

 

Come al solito in questo rapporto madre figlia, alla fine sono io che imparo e lei che insegna: non mi sognerรฒ piรน di dire โ€œso che Arielโ€, perchรฉ lei ha mille risorse che io ancora non conosco.

 

Io devo avere fiducia in lei, consentirle di essere la migliore se stessa possibile e accompagnarla lungo il suo percorso. Lei avrร  sempre bisogno di me e so che mi troverรฒ spesso con le unghie conficcate nei palmi per non intervenire e lasciarle autonomia, ma devo impormi di stare un passo indietro, perchรฉ รจ la sua vita, non la mia.


 

P.S.: il dipiciemme deroga allโ€™uso della mascherina per i disabili e i soggetti che interagiscono con loro. Quindi, ve lo chiedo come un favore personale, se incrociate delle persone senza mascherine, prima di cominciare ad urlare allโ€™untore, pensate che quelle persone potrebbero essere disabili.

P.S.2.: propongo di aprire una petizione per indire per il 4 maggio la Festa Nazionale dei Congiunti. Vi immaginate che mega ponte? STO SCHERZANDO, suvvia: so benissimo che questo รจ il momento di rimboccarci le maniche e di ricostruire lโ€™economia italiana e anchโ€™io farรฒ la mia parte. Promesso,ย  a costo di dilapidare lo stipendio tra parrucchiera, estetista, scarpe e borsetteโ€ฆ Ops, noโ€ฆ Lo dilapiderรฒ in scarpe e vestiti per i bambini che in questi mesi sono cresciuti tantissimo. Mai una gioia!

 


 

(ยน) Le storie sociali sono delle storie che puntano ad aumentare la comprensione sociale di bambini e ragazzi autistici per aiutarli a conoscere delle situazioni di vita reale e comportarsi in modo adeguato. Istintivamente le preparo da sempre: Ariel aveva appena avuto la diagnosi, io ero unโ€™anima persa eppure cercai di mettermi nei suoi panni e le preparai una storia per immagini per spiegarle cosa sarebbe successo in vacanza quando, tra le altre cose, avrebbe viaggiato per la prima volta in aereo. Allora usai Topolino e gli โ€œstrumentopoliโ€ (erano i vari mezzo di trasporto).

Il mondo intorno a noi

Cose da maschi e da femmine

(Come ci ha ridotti il lockdown)

 

Risate sguaiate.

Crasse risate provengono dalla cucina.

Stupita, butto dentro la testa e trovo Luca e Davide che guardano qualcosa al microscopio e si sganasciano.

 

โ€œEmbรจ?โ€

โ€œMamma, รจ bellissimo!โ€

โ€œImmaginoโ€ฆ Cosa state analizzando?โ€

โ€œUna craccola di Baloo.โ€

โ€œUna cheโ€ฆโ€

โ€œUna craccola degli occhi di Baloo.โ€

 

Me ne vado a testa bassa, spalle curve e un pensiero sconsolato: questa รจ decisamente una cosa da maschi.

 

Entro in bagno e trovo Ariel che si guarda allo specchio, mentre fa la sua โ€œfaccia da selfieโ€. ย Ok, questa รจ decisamente una cosa da femmine.

 

Nel mentre i due โ€œscienziatiโ€ hanno finito e Davide รจ sul divano con il mio telefono. Sta chiacchierando con qualcuno. Lo lascio tranquillo e vado a sistemare la cucina, finchรฉ lo sento dire: โ€œSei proprio inutile e davvero poco intelligenteโ€ฆโ€

 

Cosa?! Come si permette quel decenne irrispettoso!

 

โ€œDAVIDEE!! Con chi stai parlando?โ€

โ€œCon Google. Gli ho chiesto una canzone di Bugo e mi ha proposto i Modร !โ€

 

Bugoโ€ฆ

 

โ€œLUCAA!! Hai fatto ascoltare Bugo a Davide?โ€

โ€œSolo un paio di canzoniโ€ฆ Quelle che ascoltavamo insieme anni faโ€ฆ โ€˜Pasta al burroโ€™โ€ฆ e โ€˜Casalingoโ€™โ€ฆ forse โ€˜Io mi rompo i coglioniโ€™, ma non ne sono sicuroโ€ฆโ€

 

Ok, questa รจ una cosa troppo da maschi per il mio sensibile cuore da mamma.

 

Torno in bagno e caccio Ariel che sta ancora davanti allo specchio (mi sta diventando troppo femmina tutta dโ€™un colpo!).

 

Mi guardo allo specchio e non posso non notare la ricrescita degna di Crudelia Demonโ€ฆ

 

Ok, dietro al cipiglio di mamma e moglie, cโ€™รจ ancora una donna con un minimo di amor proprio: รจ ora di fare la tinta.

 

Prendo il tubetto del colore, lโ€™ossigeno, la ciotolina ed il pennello, ma ho paura, troppa paura di ritrovarmi con una capigliatura animalier o camuflage: non ho mai fatto la tinta da sola e se sbaglio qualcosa?

 

Dovrei chiedere aiuto a quei tre che mi girano per casa, ma non mi fido di nessuno di loro: se Baloo avesse il pollice opponibile, chiederei aiuto a lui, in fondo รจ quello che ha il vello piรน simile al mioโ€ฆ tra ricci ci si capisceโ€ฆ

 

Idea!

 

Chiederรฒ aiuto a Google! Mi preparo tutto il discorsetto come faccio sempre quando sono agitata:

 

โ€œCiao, scusa per prima, mio figlio รจ un gran maleducatoโ€ฆ Google, mi troveresti un tutorial per fare la tinta da sola?โ€

 

Comincio: โ€œCiao,โ€ฆโ€

 

Mi propone la canzone di Lucio Dalla.

 

Ok, non lo salutoโ€ฆ โ€œScusa per prima,โ€ฆโ€

 

Google traduttore: โ€œExcuse for beforeโ€โ€ฆ

 

Mmhโ€ฆ Ok, niente convenevoli nรฉ scuseโ€ฆ Si vede che รจ uno spiccio di modiโ€ฆ โ€œMio figlio รจ un gran maleducato,โ€ฆโ€

 

Risponde con un articolo: โ€œCaro genitore, se tuo figlio รจ maleducato, รจ colpa tua!โ€

 

Brutto zozzone di un impunito, come ti permetti di parlare cosรฌ di mio figlio?! โ€œVaffanculo!โ€

 

Rimbecca con un video di Marco Masiniโ€ฆ

 

โ€œSei un essere inutile!โ€

 

โ€œPer questo sono fortunato ad avere incontrato qualcuno che mi possa rendere migliore.โ€

 

Eh, no! Il sarcasmo, no! โ€œE non fare il sarcastico!โ€

โ€œCi sto lavorando!โ€

โ€œNon ci devi lavorare! Devi essere piรน educato!โ€

โ€œAiย  miei programmatori dispiacerร  saperloโ€ฆโ€

โ€œTi disintegro!โ€

โ€œโ€ฆโ€

โ€œโ€ฆโ€

 

Come sto messaโ€ฆ Sono rinchiusa da cosรฌ tanto tempo che pur di parlare con qualcuno esterno alla famiglia, litigo con un assistente virtuale.

 

โ€œScusa, Google, hai ragione tu: se mio figlio รจ maleducato, รจ colpa mia, ma tu sei davvero supponente.โ€

โ€œNon ho capito, mi dispiace.โ€

โ€œSei un poโ€™ maleducato.โ€

โ€œScusa, mi spiace molto se ti ho offesa.โ€

โ€œGrazie, accetto le tue scuse. Spero che tu accetterai le mie. Scusaโ€

โ€œNon fa niente.โ€

โ€œGrazie.โ€

โ€œDi niente, siamo una squadra!โ€ (con tanto di emoji!)

 

Bene, pace รจ fatta, ma ho ancora la tinta da fare e nessuna voglia di ricominciare a litigare con Google per trovare un tutorialโ€ฆ

 

โ€œBaloooo? Dove sei! Ho bisogno di te!ย  Mi aiuti con la tinta?โ€

 

google

Il mondo intorno a noi · La famiglia "autistica"

L’attesa

Seduta al tavolo della cucina, aspetto che Luca torni dallโ€™ospedale. Avrebbe avuto 18-24, ma da ieri i medici del Pronto Soccorso che faranno questo turno, si fermeranno anche a dormire in ospedale. In questi ultimi giorni lโ€™ho visto pochissimo, ancora meno del solito, e la rabbia e la preoccupazione aumentano in maniera esponenziale al numero dei nuovi contagi. Lui รจ stanco, io sono preoccupata: vivere una situazione da protagonista dร  una consapevolezza diversa che viverla da spettatore.

I Sanitari italiani si stanno impegnando moltissimo per tutti, anche per coloro che non rispettano le disposizioni ministeriali o le citano a loro uso e consumo a seconda del vantaggio personale che ne possono trarre. Non sono fannulloni, non sono eroi: sono persone che stanno lottando per noi e con noi, ricordiamocelo anche quando la crisi sarร  passata e ci tornerร  la voglia di criticare il nostro sistema sanitario.

Mentre scrivo, Ariel continua a girovagare per casa senza costrutto. Ogni minuto non trascorso con lei รจ un furto alla sua stabilitร  psicologica: in questa casa non si combatte solo il coronavirus, si lotta anche per mantenere una parvenza di normalitร . Il crollo delle routine consolidate lโ€™ha destabilizzata. I nostri ritmi cicardiani sono cambiati, รจ lei che detta i tempi: stamattina si รจ svegliata alle 6 e come prima cosa ha chiesto il tablet. รˆ iniziata cosรฌ inizia una nuova giornata di guerriglia autistica.

Lโ€™unico momento di normalitร  รจ quello dei compiti, il nostro filo invisibile con una vita che sembra lontana anni luce da questa nuova realtร . La scuola chiusa, il Centro chiuso, la piscina chiusa, la logopedia annullata, lโ€™educativo sospesoโ€ฆ Niente gite fuori porta del fine settimana, niente spesa, niente brioche al solito bar. Non le resta nulla, la sua unica certezza sono il tablet, il telefono, lโ€™altalena, la doccia e il timer. Tutto viene scandito dal timer, una fascia rossa che minuto dopo minuto ci avvicina alla fine dellโ€™ennesima giornata da reclusi. Tutto viene strutturato, lei non capisce il perchรฉ di questi cambiamenti, vorrebbe uscire, si mette in automobile con la cartina PECS dei nonni. Ieri, in un momento di rabbia, ha graffiato Davide sul collo, si denuda spesso, anche venti volte al giorno. Fa molte docce, si accontenta dellโ€™altalena che le propongo come alternativa alla richiesta di andare al parco giochi. Guarda cartoni animati, sempre gli stessi spezzoni di 4-5 secondi, potrebbe andare avanti allโ€™infinito, urlando e muovendo veloce le maniโ€ฆ Cerco di proporle alternative, ma non le interessa nulla, non vuole giocare, vuole gestire il tempo a modo suo e io glielo lascio fare a blocchi di mezzโ€™ora, altrimenti si chiuderร  nuovamente come 6 anni fa e io non voglio piรน rivedere quello sguardo vuoto che aveva. Lavoriamo sulle autonomie: vestirsi, lavarsi i denti, rifare il lettoโ€ฆ Stiamo mediando tra di noi, stiamo cercando di resistere come possiamo.

Noi non siamo annoiati, noi viviamo una situazione diversa: Davide mi chiede spesso di telefonare al padre per sapere quando tornerร  a casa. Ha dieci anni ormai e capisce quello che sta succedendo, non dice nulla, ma teme che il suo papร  possa non tornare a casa. Scrive, fa i compiti, legge, studia, gioca alla PlayStation, ma lo sguardo รจ sempre preoccupato. Segue tutti i notiziari, sebbene gli dica di non farlo, ma lui รจ cosรฌ: quando si interessa a qualcosa, ne diventa un massimo esperto. Ora gli interessa questo e snocciola dati come un computer, รจ il suo modo per sublimare. A me i numeri non piacciono, sono freddi, ci sono persone in quei numeri, lui, invece, rimette tutto in prospettiva con la razionalitร  della matematica.

Io, quando non sono incollata ad Ariel, lavoro finchรฉ i piedi non mi pesano troppo.

Eppure, nonostante tutto, rispettiamo le regole, a fatica, con rabbia e rassegnazione, ma lo facciamo.

Stanotte non ho dormito, continuavo a pensare a Luca, ai ventenni incoscienti che ieri giocavano a calcio, maschi e femmine che si sentono tanto invincibili da abbracciarsi, saltarsi addosso, in totale spregio delle disposizioni ministerialiโ€ฆ Ecco a loro auguro solo di non dover mai essere visitati da Luca nellโ€™Area Rossa e a Luca e ai suoi colleghi auguro solo di non venire contagiati da ragazzi privi di rispetto per il benessere della comunitร .

Sono arrabbiata, sono incazzata nera (ecco, adesso devo pure un Euro a Davide per la parolaccia!), mi sento impotente.

Un aspetto positivo di questa quarantena รจ che sta facendo cadere molte maschere, le persone stanno mostrando di che pasta sono fatte e sono informazioni che ci aiuteranno a capire anche in futuro su chi potremo contare e su chi no.

Ora vado a controllare Ariel per la vestizione, la prima di una lunga giornata del mese di marzo dellโ€™Anno Domini 2020, e con la coda dellโ€™occhio vedo finalmente Luca entrare dal portone.

E speriamo che la notte sia andata bene per lui, per noi, per tutti.

Il mondo intorno a noi · La famiglia "autistica"

Positivitร  un tanto al chilo

Il mio umore fa pendant con il meteo: grigio e ventoso.

La primavera รจ alle porte, lei se ne frega del coronavirus e della quarantena, proprio come Baloo che non perde occasione per uscire in giardino a caccia di talpe. Aveva ragione il Giacomino nazionale a declamare con invidia lโ€™ignoranza delle beate greggi. ยน

Guardo il giardino che si sta vestendo di giallo e viola, i germogli verde chiaro. Il campo dallโ€™altro lato della strada รจ stato colonizzato da gabbiani, prepotenti e vocianti hanno preso possesso del terreno e ne impediscono lโ€™accesso a qualsiasi altro essere vivente.

Mancano solo gli esseri umani. Forse siamo noi i nuovi liocorni, in un mondo rinchiuso tra gli accoglienti muri di casa. Non unโ€™automobile, non uno scooter, tutto fermo, tutto silenzioso come agli inizi del secolo scorso. Stiamo facendo un passo indietro, per spiccare un salto in avanti e dimenticare questi giorni di esilio forzato, novelli Robinson Crusoe il cui nuovo compagno non si chiama Venerdรฌ, ma Playstation.

La casa รจ pressochรฉ sterile, almeno finchรฉ Ariel lo consentirร : il crollo delle routine le ha aperto lo stomaco e rinchiuso in un baule la voglia di socializzare. Per lei questi giorni sono veleno, la riportano ad uno stadio di chiusura primordiale.

Siamo in gioco, Princess, e giocheremo, rispetteremo le regole e le caratteristiche di entrambe, anche se siamo perfettamente consapevoli che sarร  difficile non prevaricarci a vicenda.

Luca mi ha appena mandato questa sua foto bardato per la cosiddetta โ€Area Rossaโ€ ed รจ stato come ricevere uno schiaffo in pieno viso. Fino ad ora nella mia mente mi ripetevo come un mantra:

“Sรฌ, ok, va a lavorare, puรฒ essere esposto a situazioni difficili, ma perchรฉ dovrebbe succedere a lui di ammalarsi?”

Giร , perchรฉ?

Pensiamo sempre che le cose succedano โ€œagli altriโ€ senza pensare che noi stessi siamo โ€œgli altriโ€ di qualcuno.

Non si scherza piรน: qua si fanno le ronde del giardino per sopravvivere, mentre lร  cโ€™รจ chi lotta per non morire.

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Ho bisogno di pensare positivo, a qualcosa che non ho mai visto o fatto prima del lockdown.

Devo trovare almeno cinque aspetti buoni di questa situazione da fine del mondo conosciuto, stamperรฒ lโ€™elenco e lo attaccherรฒ su tutte le porte di casa per non dimenticare mai la bellezza oltre la miseria umana:

1) Davide legge spontaneamente libri, visto che col cavolo che esco di casa per comprargli โ€œLa Gazzettaโ€;

2) Sto imparando a leggere tutte le etichette dei detersivi. Di questo passo a settembre potrรฒ tentare lโ€™ammissione a Chimica e Tecnologie Farmaceutiche;

3) Gli italiani rispettano la fila per entrare al supermercato senza cercare stratagemmi per saltarla;

4) Lo stile di vita dellโ€™italiano medio ha subito una svolta igienista e salutista: detersivi, frutta e verdura vengono barattati solo con oro e argento;

5) Ho appena visto passare due signori della Protezione Civile in bicicletta e mascherina dโ€™ordinanza. Respect!

6) La voglia di vivere e di combattere degli italiani non li abbandona mai: dagli arcobaleni, ai concerti alle finestre passando per il plauso ai Sanitari, per la prima volta vedo la mia Italia stringersi in un abbraccio dโ€™amore da Nord a Sud passando per il centro. E questo mi commuove;

7) Sto imparando a tollerare la puzza di candeggina che penetra nelle mani nonostante i guanti;

8) Per la prima volta festeggerรฒ il mio compleanno in estate: 45 anni sono una tappa importante! Sono la metร  di 90, la paura; sono il cartello โ€œlasciate ogni speranza voi che entrate (nella mezza etร  avanzata, ndr)โ€. Quindi, quando lโ€™esilio sarร  finito, festeggerรฒ il ritorno alla vita e questo genetliaco bistrattato come un vecchio paio di mutande sformate e di cui ci si vergogna un poโ€™;

9) Mia sorella ha preparato una torta;

10) Visto il punto 9) Ho trovato chi cucinerร  a Natale per tutta la famiglia e scusatemi se รจ poco!

11) Riesco a traslare lo shopping compulsivo dal negozio di abbigliamento al negozio di alimentari. Alla fin fine ciรฒ che conta รจ far girare lโ€™economia. Becky Bloomwood docet.ยฒ

Alla fine ne ho trovati addirittura undici! Lโ€™ordine รจ casuale perchรฉ li ho scritti man mano che li pensavo, scusate se non cโ€™รจ un filo logico.

E oggi il bicchiere รจ pieno di abbracci VIRTUALI (altrimenti oggi come oggi diventa una minaccia) per tutti voi che, seduti al tavolo della cucina o sdraiati sul divano, state cazzeggiando con me su Facebook, perchรฉ

se #iorestoacasa e voi restate a casa

se ognuno di noi farร  il proprio dovere

#tuttoandrร bene!

ยน Giacomo Leopardi, “CANTO NOTTURNO Dl UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA”

O greggia mia che posi, oh te beata,
Che la miseria tua, credo, non sai!
Quanta invidia ti porto!
Non sol perchรจ d’affanno
Quasi libera vai;
Ch’ogni stento, ogni danno,
Ogni estremo timor subito scordi;
Ma piรน perchรจ giammai tedio non provi.
Quando tu siedi all’ombra, sovra l’erbe,
Tu se’ queta e contenta;
E gran parte dell’anno
Senza noia consumi in quello stato.”

ยฒ Protagonista di “I LOVE SHOPPING” di Sophie Kinsella