“Ciao Katy, ti volevo dire che Ariel è in piscina da sola. Nuda.”
Porca trota! Ringrazio il vicino di casa e corro sul retro urlando a Luca: “Ariel è in piscina da sola! “
La trovo infreddolita, ma raggiante.
Comunque io lo sapevo.
Come cosa?!
Sapevo che:
1. Ariel stava combinando qualche guaio visto che non si sentiva volare una mosca;
2. La piscina sarebbe stata la mia croce estiva dell’anno Domini 2020;
3. L’altalena, croce estiva dello scorso anno, sarebbe diventata il suo elemento distrattore. Me la vedo mentre pensa: “Faccio finta di salire sull’altalena e appena si distraggono, mi butto in piscina!”;
3. Il telo, che mio marito reputava un potente dissuasore, non l’avrebbe dissuasa proprio per niente;
4. L’assenza della scaletta, che mio marito reputava un ulteriore dissuasore, l’avrebbe dissuasa meno del telo;
5. La pioggerellina ed il freddo non l’avrebbero fermata manco per il cavolo;
6. Passerò l’estate a fare la bagnina.
Quello che non sapevo è che mia figlia sapesse saltellare: mentre rientrava in casa, saltellava e rideva soddisfatta per averci gabbati.
Potere di un bel bagno serale a 10 gradi.
Nella fotografia potete ammirare una bambina autistica raggiante avvolta in un fumetto che le copre le pudenda che lei, invece, esibisce al mondo senza alcun problema. E niente, non ha decisamente preso da me. 🙈

😅☺️
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