Ciao Bambina,
come ti chiami? E il tuo cane? Posso giocare con voi?
Chi sono? Hai ragione, scusa ma i convenevoli non sono il mio forte.
Mi presento, mi chiamo Ariel. Ariel con la A… Non capisco questa precisazione, ma la mamma dice sempre “Katjuscia, con la kappa.”
Quindi io sono Ariel. Ariel con la A.
Ho quasi 8 anni e frequento la seconda A… Forse la A serve a specificare la sezione, ma non mi pare che la mamma lavori in un ufficio kappa…
Scusa, i miei pensieri spesso volano veloci e non riesco a sceglierne uno: sono tutti importanti, tutti colorati e io non me ne voglio perdere uno.
Dicevo… Ho i denti sbottonati, i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri che a volte sembrano grigi. Mi stanno spuntando un sacco di lentiggini sul naso.
Amo Topolino (non ditelo a Minni, ma quando sarò grande lui sposerà me e non lei), le Winx, Peter Pan e il Libro della Giungla. Quando ero piccola sono stata a Eurodisney e ho incontrato il mio grande amore: ero così felice che mi sono alzata in piedi a saltare per la gioia; poi ho visto la mamma discutere con una signora che ci ha portati in un posto dove c’era un cartello con un signore con le rotelle. Mentre tutti gli altri bambini si alzavano, urlavano e ridevano, io dovevo stare ferma a guardare lo spettacolo e la mia mamma continuava a piangere: la signora non smetteva di guardarci. Non capisco perché, ma sembrava arrabbiata con noi…
La mia materia preferita è tecnologie informatiche, in italiano faccio un po’ fatica.
Mi piace il mare, meno la montagna.
Quando vado al parco giochi, mi fiondo sull’altalena. Quando ero piccola pensavo fosse tutta mia, invece adesso ho capito che devo dividerla con gli altri bambini e aspettare il mio turno.
Mangio solo la pizza con i wurstel e penso che la Coca sia 10.000 volte meglio della Pepsi.
Mi piace molto cantare anche se non riesco a capire se sono intonata. Penso di sì, perché quando ero all’asilo, a casa facevo le prove per cantare “Sofia” alla recita di fine anno e la mamma si commuoveva sempre: devo essere davvero brava!
Ho pochi amici, ma buoni di cui il migliore è Baloo, il mio cagnolino.
Le luci e i rumori forti mi danno fastidio così ho sempre gli occhiali da sole, anche quando piove.
A volte mi sveglio nel cuore della notte a parlare con la luna. La mamma mi stringe forte e mi chiede: “Puoi parlare?” Io le rispondo, ma le parole escono strane, non sono mai come le penso.
La mamma mi chiama “signorina” e “cicciottina bella”, ma il mio soprannome preferito è “Princess”. Mi ha detto di non illudermi, non sono una vera principessa, nonostante il nome: è solo che quando mi sento offesa, me ne vado a testa alta, mascella in fuori e corona ben ferma.
Se sono felice, sorrido, grido e salto.
Se sono arrabbiata, urlo e mi butto a terra.
Se sono triste, mi trema il labbro inferiore e mi sento incompresa.
Se penso di avere ragione, rimbecco fino allo stremo delle mie forze.
Se penso di essere nel torto, faccio la ruffiana e dispenso bacetti.
Come, bambina? Anche tu fai così? Allora non siamo tanto diverse, io e te.
Penso di averti detto tutto di me.
Ah, già… Sono autistica…
No, non sono malata, non mi ammalo quasi mai. Ho solo un modo diverso di interpretare il mondo.
Sono una bambina.
Ho quasi 8 anni.
Ho i miei gusti.
Ho i miei punti di forza e i miei limiti contro i quali lotto ogni giorno, ma che non posso sempre superare.
Sono autistica.
Bambina con il cane, la prossima volta che mi incontri, guardami per quello che sono e non solo per come mi comporto: sono una bambina che vorrebbe avere tanti amici, ma il cui migliore amico è il suo cane.
Bambina con il cane, vuoi essere mia amica?