Ariel esce dalla Fondazione con la faccia del gatto che ha trovato la gabbia del canarino aperta.
Le chiedo se è stata brava e mi risponde: “SCì!” rafforzando il concetto con un vigoroso cenno affermativo della testa.
La relazione di fine seduta, invece, racconta tutt’altra storia.
Una volta salite in macchina, la rimbrotto: “Vergognosa! Sei una bugiardona!”
Faccia da offesa, non mi guarda in faccia per tutto il tragitto e alla domanda: “Sei stata brava?”, ora risponde solo con un silenzio colmo di sdegno.
Poi, però, mi guarda con questi occhioni e penso che può raccontarmi tutte le bugie che vuole: solo lei, però, perché, tra le mille cose che non sopporto del genere umano, la capacità di mentire è sicuramente nella top 5.
Comunque, com’è quella storia che gli autistici non dicono bugie?
Mi sa che dobbiamo rivedere alcuni luoghi comuni.

Cosa ti fa pensare che non ti abbiano mentito gli altri ?
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Che senso avrebbe per un professionista mentire in negativo sull’andamento di una seduta?
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Bho me lo chiedo anche io perché il mondo va a rotoli
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Purtroppo… Ariel sta affrontando un momento molto difficile e quella seduta era una delle tante non andate bene. 😅
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Penso che imparino a mentire più tardi.
Le mie prime bugie furbe sono state attorno agli 11 anni.
Ma va da persona a persona, ho conosciuto un autistico qualche anno fa che mentiva molto bene alla sua ragazza, lo ha lasciato dopo aver scoperto di avere più corna di un cervo.
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Ariel compirà 11 anni a breve ed è sempre stata una furbastra: è bravissima ad accusare il cane dri guai che combina lei. 😁
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