Stanotte ho sognato che ti sposavi.
Era una calda giornata di sole. Nell’aria il profumo dei fiori che avevi scelto per addobbare la chiesa. Fiori semplici, ma speciali come te: piccole margherite, papaveri, camomilla, fresie, mimosa… La vetrate riflettevano sul pavimento geometrie colorate e io ti aspettavo nel primo banco. Davide era di fianco a me e dava la mano ad una bimba bellissima, una piccola te ma con capelli neri e occhi azzurri.
Quando sei entrata non riuscivo a vederti bene: eri in controluce, una sagoma scura circondata da luce dorata.
Come da tradizione sei entrata lentamente. Ho pensato che la “Primavera di Vivaldi” fosse una scelta un po’ particolare, ma quando ti ho visto, ho capito…
Eri bellissima nel tuo vestito bianco, una semplice tunica di seta. Non avevi il velo, solo una lunga treccia bionda e in mano un bouquet di fiori di campo.
Il tuo papà, orgoglioso ed elegantissimo, ti accompagnava all’altare.
Ti sei voltata un attimo verso di me e mi hai sorriso. Il tuo sguardo obliquo era dolcissimo.
Hai sussurrato “Ti voglio bene, mamma” con voce di giovane donna, non era la voce bambina che sogno di solito. Poi ti sei girata verso il tuo sposo.
Lui, però, era sempre di schiena, non sono mai riuscita e vederlo in faccia.
Inconsciamente sapevo che non era reale, ma era così bello vederti felice, sapere che non saresti più stata sola, peso insopportabile sulle spalle di tuo fratello…
Lo sapevo che era un sogno eppure il risveglio è stato comunque doloroso.
Ti prego, dolce sposina, torna ancora a trovarmi in sogno. È stato bello sentirsi dire “Mamma ti voglio bene” e, almeno per un po’, non essere preoccupata per il tuo futuro.
Sai perché sapevo che era solo un bellissimo sogno? Perché sono una vera esperta di thriller e nel sogno c’erano troppi indizi che mi avevano fatto capire che quella non era la realtà: 1. Ti stavi sposando, 2. Tu stavi parlando, 3. I papaveri erano un chiaro rinvio a Morfeo.
E il bicchiere è mezzo pieno grazie al quarto indizio: ho finalmente visto tuo padre elegantissimo e con la giacca adeguatamente abbottonata, cosa che non ha fatto nemmeno quando ci siamo sposati. E questo lo posso veramente solo sognare!
